Saggi Storici sui Tarocchi di Andrea Vitali

Saggi dei Soci e Saggi Ospiti

Tarologia, Taromanzia e Tarotpedia

 

di Giordano Berti

 

Dalla metà degli anni 2000 hanno cominciato a diffondersi, tra gli studiosi di esoterismo, i termini “tarologo” e “tarologia”.  Questo lemma non è ancora presente sui dizionari e tuttavia, navigando su internet, lo si incontra comunemente nei siti di lettura dei tarocchi i cui annunci solitamente offrono servizi di “divinazione e predizione”.

 

Esistono anche tarologi che si muovono su un livello differente, ai confini con la psicologia, offrendo non predizioni del futuro ma consigli per affrontare il presente: è il cosiddetto Tarot Counselling. In sostanza, il tarologo può essere tanto un cartomante esperto nella lettura dei Tarocchi, quanto una specie di sciamano moderno, uno “psicomago”, per usare un termine coniato dal regista e scrittore Alejandro Jodorowski, anche lui sedicente tarologo.

 

Taromanti e Psicomaghi, insomma, sono “tarologi”, ma i loro presupposti teorici e le pratiche che utilizzano sono legati a triplo filo ala cosiddetta “Arte della Divinazione”. In sostanza, si tratta di interpretare dei simboli disposti secondo degli schemi predefiniti.

 

Tuttavia, è necessario fare una netta distinzione tra queste due pratiche:

 

- la lettura predittiva, ovvero la taromanzia, è finalizzata a prevedere il futuro;

- la lettura evolutiva, ovvero la psicomagia e il counselling, è finalizzata all’autoconoscenza, all’equilibrio psichico di un soggetto o alla sua evoluzione spirituale. Ma qui si scivola nel campo della psicoterapia, sebbene non sempre a monte di questa pratica esista una laurea in psicologia.

 

Va detto che a molti tarologi non piace essere definiti taromanti e proprio per questo, cioè per evitare confusione, sarebbe opportuno utilizzare termini più specifici. Ma in realtà la “tarologia” abbraccia effettivamente sia la taromanzia sia il counselling, che sono pratiche diverse con il medesimo strumento: le carte di Tarocchi.

 

Va detto che esiste un’altra modalità di approccio ai Tarocchi che ne ingloba tutti gli aspetti culturali. Per questa modalità vorrei suggerire l’uso del termine “taropedista”, che andrò a spiegare dopo le seguenti premesse.

 

Origine del termine “tarologo”

 

Molti anni fa partecipai a due convegni sui Tarocchi organizzati dal prof. Andrea Vitali: il primo al Castello Estense di Ferrara nel 1988, al quale erano presenti insigni studiosi come Michel Dummett, professore di logica ad Oxford, Marco Bertozzi, docente di filosofia all’università di Ferrara, Cecilia Gatto Trocchi, antropologa all’Università La Sapienza di Roma, e vari altri. Il secondo convegno si svolse a Castel Sant’Angelo, a Roma, nel 1989.

 

In entrambe le occasioni discutemmo con il prof. Dummett sulla necessità di dare una definizione precisa a un ambito specifico del nostro campo di ricerche, che definimmo “tarologia”.

 

Sebbene Dummett fosse fortemente interessato alla storia dei giochi di carte e in particolare dei tarocchi, rifiutò di essere definito “tarologo” in virtù della vastità dei suoi interessi culturali. Al contrario Andrea Vitali, iconologo medievista, era pienamente d’accordo con questo concetto semplice e logico: un medico può essere specializzato in ginecologia, un geologo può essere specializzato in speleologia, e così via. Dunque, uno storico dei tarocchi potrebbe essere a definito ‘tarologo’.

 

Ripresi l’argomento durante l’International Tarot Congress svoltosi a Chicago nel 2003. Proprio in quell’occasione indicai ai miei ascoltatori la necessità di fornire una netta definizione a due diversi modi di approccio allo studio dei tarocchi: da un lato quello storico, la tarologia, e dall’altro quello divinatorio, cioè la taromanzia.

 

Per chiarire il mio pensiero spiegai che la tarologia consiste in un approccio multidisciplinare alla storia dei tarocchi; un approccio reso necessario dalla quantità innumerevole di tipologie prodotte nel corso dei secoli, e ancor di più dai numerosi e differenti contenuti che si sono accumulati su queste carte fin dal momento della loro creazione, in Italia, agli inizi del secolo XV.

 

Ma questa mia proposta si dimostrò ben presto superata.

 

Infatti, dal 2004 in avanti, con la pubblicazione de La Via dei Tarocchi di Alejandro Jodorowski e Marianne Costa, il termine tarologo cominciò ad essere utilizzato ovunque. Ma nei numerosi congressi internazionali, in USA, Brasile, Portogallo, Italia, Inghilterra, Spagna e Israele, tarologo era ed è tutt’oggi sinonimo di “esperto nell’interpretazione dei tarocchi”, non necessariamente un conoscitore della storia, o dell’arte, o della letteratura sui tarocchi.

 

Per questo motivo molti studiosi che affrontano lo studio dei tarocchi con rigore storico e filologico non amano definirsi apertamente tarologi, sebbene la logica vorrebbe che qualunque ramo della conoscenza condotto con rigore storico e scientifico sia in qualche modo una –logia. Ma così non è. D’altra parte anche l’astrologia, che un tempo era la “Regina delle Scienze”, oggi si distingue nettamente dall’astronomia che è, in effetti, lo studio degli astri compiuto secondo i canoni della scienza razionale.

 

Probabilmente è arrivato il momento di fare chiarezza, restituendo alle parole il loro effettivo valore e alle persone le loro effettive competenze.

 

Bisogna dire, in tutta onestà, che non pochi praticanti della divinazione con i tarocchi possiedono conoscenze storiche e filosofiche, ma all’atto pratico anche coloro che oggi vantano di essere tarologi sono sostanzialmente dei cartomanti esperti nella lettura dei tarocchi.

 

Dal linguaggio comune ai dizionari

 

Se ci soffermiamo sulle parole entrate nell’uso comune si possono fornire le seguenti definizioni che, ovviamente, potranno essere migliorate:

 

-          Taromanzia (da taro = le carte dei tarocchi e manteia = divinazione), pratica consistente nell’utilizzare i tarocchi per la divinazione del futuro. Il taromante, come il tarotista, è colui che usa i tarocchi a scopo divinatorio.

 

-          Tarologia (da taro = le carte dei tarocchi e lògos = discorso), nell’accezione proposta da Alejandro Jodorowski, è una pratica consistente nel tradurre un messaggio proveniente dall’inconscio di una persona in un modo che possa essere compreso nella vita quotidiana e applicato sia alle preoccupazioni più forti, sia per l’evoluzione individuale. Il tarologo, quindi, è l’interprete dei tarocchi in funzione evolutiva nei confronti di un consultante o di sé stesso.

 

A questi termini dobbiamo aggiungerne un terzo:

 

-          Taropedia, o anche Tarotpedia (da taro = le carte dei tarocchi e paidéia = formazione, istruzione), campo di ricerca multidisciplinare che si occupa di investigare, documentare e divulgare le più svariate conoscenze che riguardano i tarocchi. Il taropedista si occupa di investigare su tutto ciò che riguarda i tarocchi in una prospettiva enciclopedica.

 

A molti non sfuggirà il fatto che il termine Tarotpedia era il nome dell’enciclopedia on-line creata da Jean-Michel David e oggi purtroppo scomparsa dal web. Analogamente a Wikipedia, anche Tarotpedia era a contenuto libero e gratuito, essendosi sviluppata grazie alla collaborazione dei fruitori più esperti.

 

Quindi, volendo andare un poco più a fondo in questa descrizione, ho deciso di ispirarmi a Tarotpedia per chiarire l’ambito di lavoro di un taropedista.

 

Cos’è la Taropedia

 

Si tratta sostanzialmente di un ramo degli studi umanistici che si occupa dello studio dei tarocchi allo scopo di:

 

- scoprirne le origini sulla base di testimonianze storicamente documentabili;

- individuare le radici iconografiche delle immagini che compongono il gioco dei tarocchi e mostrarne l’evoluzione nelle diverse regioni europee ed extraeuropee;

- analizzare le modalità ludiche tipiche delle varie località in cui questo gioco ha attecchito;

- ricercare testi amministrativi e legali che dimostrino la diffusione del gioco nei diversi Stati europei ed extraeuropei;

- ricercare testi letterari che dimostrino il legame dei tarocchi con un ambiente culturale specifico;

- chiarire le modalità con le quali i tarocchi si sono trasformati nel corso dei secoli da passatempo didattico a gioco d’azzardo e infine a strumento divinatorio e manuale esoterico.

 

Il taropedista, dunque, è un tarologo di livello superiore in quanto possiede una considerevole quantità di conoscenze che vanno dalla storia dell’arte alla letteratura, dalla storia del costume fino alla conoscenza delle più svariate filosofie esoteriche che a partire dal secolo XVIII si sono appropriate di queste carte per trasformarle da gioco di società in strumento per la cartomanzia, manuale per l’iniziazione alla magia, schema per meditazioni legate a questa o quella disciplina mistica.

 

Naturalmente, anche un taropedista può essere anche un tarologo nell’accezione offerta da Jodorowski, e può anche essere anche un taromante, così come un taromante può occuparsi di tarologia e al tempo stesso essere un taropedista; di fatto, non sono rari i casi di personaggi dotati al tempo stesso di conoscenze storiche e di esperienza pratica in tutti questi campi.

 

Per concludere, credo di fare cosa grata a molti fornire qui di seguito, in ordine cronologico, una lista degli studi più importanti che, dalla fine del Settecento in poi, hanno contributo allo sviluppo della taropedia come scienza multidisciplinare. Sono opere di ben noti storici dell’arte, iconologi, filosofi, studiosi di logica, psicoanalisti, sulla cui serietà nessuno oserà discutere.

 

Naturalmente questa lista non include le opere dedicate alla taromanzia (che sarebbe impossibile riportare, data la quantità sterminata) e neppure quelle tarologiche in quanto non corrispondono a criteri rigorosi ma si basano sempre su interpretazioni personali ed estemporanee.

 

Oltre ai libri, ho ritenuto opportuno inserire anche alcune riviste specializzate.

 

Riguardo ai siti web, ho inserito in ordine alfabetico quelli più significativi dal punto di vista storico e filologico. Ho anche incluso alcuni siti a carattere commerciale che contengono notizie storiche inedite su alcuni mazzi specifici, mentre ho omesso quelli che si occupano di taromanzia e tarologia secondo i criteri definiti nel presente articolo.

 

Bibliografia taropedica

 

Libri

 

Pietro Zani, Materiali per servire alla storia dell’origine e de’ progressi dell’incisione in rame e in legno, Parma: 1803.

Johann Gottlob Immanuel Breitkopf, An Inquiry into the Origin of Playing Cards, Gravesend: 1815.

Samuel Weller Singer, Researches into the History of Playing Cards, London: 1816.

Leopoldo Cicognara, Memorie spettanti alla storia della calcografia, Prato: 1831.

Jean Duchesne, Jeux de cartes tarots et de cartes numérales du quatorzième au dix-huitième siécle. Paris: 1844.

Paul Boiteau D’Ambly, Les cartes à jouer et la cartomancie, Paris: 1854.

Edward S. Taylor, The History Of Playing Cards, In Conjuring, Fortune Telling & Card Sharping, London: 1865.

Romain Merlin, L’origine des cartes à jouer, Paris: 1869.

William Hugues Willshire, A descriptive catalogue of playing and other cards in the British Museum, London: 1876.

Paul Kristeller, Die Tarocchi des XV Jahrhunderts, Berlin: 1890.

Alfredo Lensi, Bibliografia italiana dei giochi di carte, Milano-Firenze: 1892.

Charlotte Schreiber, Catalogue of old playing cards, London: 1896.

Freeman O’Donogue, Cataloge of the Collection of Playing-Cards bequeathed to the Trustees of the British Museum by Lady Charlotte Schreiber, London: 1901.

Henry René D’Allemagne, Les cartes à jouer du XIV au XX siècle, Paris: 1906.

Wilhelm Ludwig Schreiber, Die altesten Spielkarten und die auf das Kartenspiel Bezug habenden Urkunden des 14. und 15. Jahrunderts, Strassburg,1937.

Arthur M. Hind, Early italian engraving. A critical catalogue with complete reproduction of all the prints described, Londra, 1938-48.

Gerard Van Rijnberk, Le Tarot: histoire, iconographie, esoterisme, Lyon: 1947

Catherine Perry Hargrave, A History of Playing Cards, New York: 1930.

Sylvia Mann, Collecting Playing-Cards, New York: 1966.

Gertrude Moakley, The Tarot cards painted by Bonifacio Bembo for Visconti-Sforza family, New York: 1966.

Detlef Hoffmann e Erika Kroppenstaedt, Tarocke mit Franzoesisches Farben, Bielefeld: 1967.

Autori Vari, Spielkarten aus aller Welt vom Mittelalter bis zur Gegenwart, Stuttgart: 1968.

Sergio Samek-Ludovici, Tarocchi: il mazzo visconteo di Bergamo e New York, Parma: 1969.

Detlef Hoffmann, Die Welt der Spielkarten, Leipzig: 1972.

Albert Field, The Art of the Playing-Card. The Cary Collection, New Haven: 1973.

Fritz Koreny (a cura di), Spielkarten, ihre Kunst und Geschichte in Mitteleuropa, Wien: 1974.

Stuart R. Kaplan, The Encyclopedia of Tarot, Stamford – USA: 1978-1979-2005.

Michael Dummett, The game of Tarot from Ferrara to Salt Lake City, London: 1980.

Thierry Depaulis, Tarot, jeu et magie, Paris: 1984.

Detlef Hoffmann, Tarocke mit französischen Farben : Katalog eines Sammlungsbereichs des Deutschen Spielkarten-Museums, Leinfelden-Echterdingen: 1984.

Robert O’Neill, Tarot symbolism, Lima – USA: 1985.

Giordano Berti e Andrea Vitali (a cura), Le carte di Corte: I Tarocchi. Gioco e magia alla Corte degli Estensi, Bologna: 1987.

Uwe Westfehling, Tarocchi, Menschenwelt und Kosmos. Ladenspelder, Dürer und die "Tarock-Karten des Mantegna", Koln: 1988.

Michael Dummett, Il Mondo e l’Angelo, Napoli: 1993.

Giordano Berti e Andrea Vitali (a cura di), Tarocchi. Arte e Magia, Ravenna: 1994.

Ronald Decker, Thierry Depaulis, Michael Dummett, A Wicked pack of cards. The origins of the occult Tarot, London: 2002.

Ronald Decker, Michael Dummett, A History of the Occult Tarot, London: 2002.

Michael Dummett, I Tarocchi siciliani, Genova: 2003.

Andrea Vitali e Terry Zanetti, Il Tarocchino di Bologna. Storia iconografia, divinazione dal XV al XX secolo, Bologna: 2005.

Giordano Berti, Storia dei Tarocchi. Verità e leggende sulle carte più misteriose del mondo, Milano: 2007.

Claudio Widmann, Gli arcani della vita. Una lettura psicologica dei Tarocchi, Roma: 2010.

Paola Gnaccolini (a cura di), I Tarocchi Sola Busca e la cultura ermetico-alchemica, Milano: 2012.

Sandrina Bandera e Marco Tanzi (a cura di), I Tarocchi del Bembo, dal cuore del Ducato di Milano alle corti della Valle del Po, Milano: 2013.

Autori Vari, Tarocchi, dal Rinascimento a oggi, Torino: 2017.

Giordano Berti, Giuseppe Maria Mitelli e il Tarocchino Bolognese, Boves: 2017.

Giordano Berti, Tarot in German countries from the 16th to the 18th Century, Bologna: 2018.

Salvatore Bonaccorsi e Emilia Maggio, Il Mondo in mano. Sei secoli di carte da gioco in Sicilia, Roma: 2019.

Andrea Vitali (a cura), Il Castello dei Tarocchi, Torino, 2010.

 

Riviste

 

L’As de Trefle, in lingua francese, è la rivista ufficiale (a uscita semestrale) dell'Association des Collectionneurs de Cartes et Tarots (ACCART).

La Sota, in lingua spagnola, è la rivista ufficiale dell'Asociación Española de Coleccionismo e Investigación del Naipe (ASESCOIN).

TAPO: Tarot Chronicles, una magnifica rivista multilingue pubblicata in Russia, con interventi a carattere storico ma che concede ampio spazio alla cartomanzia e alle filosofie esoteriche.

Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco, in lingua italiana, raccoglie interventi di grandissimo interesse culturale sui giochi in generale, incluse le carte da gioco e i Tarocchi. 

The Cartomancer, in lingua inglese, è un trimestrale con articoli originali e recensioni sull’argomento cartomanzia in tutte le sue forme, in particolare Tarocchi e carte Lenormand.

The Playing Cards, in lingua inglese, è la rivista ufficiale (a uscita trimestrale) dell'International Playing-Cards Society; contiene articoli originali e recensioni di mazzi di carte e tarocchi di recente pubblicazione.

 

Siti web

 

http://www.aeclectic.net/tarot/ ,  sito che contiene la recensione di centinaia di tarocchi antichi e moderni. Nel Forum si discute di tarocchi e della loro storia.

http://associazioneletarot.it/ , sito dell’Associazione Culturale Le Tarot (in italiano e inglese), con numerosi articoli di studiosi internazionali riguardanti soprattutto i tarocchi in letteratura e nell’iconografia medievale e rinascimentale.

http://www.clubedotaro.com.br/ , sito in lingua portoghese che si occupa di tarocchi sotto l'aspetto storico, simbolico ed esoterico.

https://www.i-p-c-s.org/ , sito dell’International Playing-Cards Society, nata nel 1972, che riunisce appassionati dei giochi di carte di tutto il mondo.

http://l-pollett.tripod.com/cards3.htm/ , sito in lingua inglese curato da Andy Pollett che offre una visione molto didattica della storia delle carte da gioco, inclusi i Tarocchi.

https://marykgreer.com/ , un blog sui Tarocchi tenuto da una delle più importanti e influenti studiose statunitensi.

http://germini.altervista.org/ , sito dedicato a una variante del gioco dei Tarocchi: le Minchiate o Germini.

http://tarot-de-marseille-heritage.com/ , sito web in francese con poche ma interessanti notizie su alcuni mazzi settecenteschi in stile “marsigliese”.

http://trionfi.com/ , il sito sulla storia dei tarocchi più vasto del mondo, con articoli degli studiosi più importanti.

http://a.trionfi.eu/WWPCM/ ,World Web Playing-Cards Museum, curato dallo studioso russo Alexander Sukhorukov, contiene circa 600.000 figure di carte in più divise in più di diecimila sezioni. 

https://rinascimentoitalianartenglish.wordpress.com/ , sito web (in italiano, inglese, portoghese e spagnolo) dove si trovano notizie inedite su molti mazzi storici.

https://www.wopc.co.uk/ , The World of Playing Cards è un affascinante sito in lingua inglese dedicato ai mazzi di carte di tutte le forme e dimensioni utilizzati per giochi d'azzardo, educazione, magia, pubblicità, cartomanzia, messaggi politici, rappresentazione dell'identità nazionale o etnica.

 

Forum

 

https://www.cultoftarotforum.com/ , in lingua inglese, ricchissimo di spunti di ogni genere su tarocchi antichi e moderni.

http://forum.tarothistory.com/ , in lingua inglese, nato per discutere sui più diversi temi legati al mondo dei Tarocchi.

http://www.tarotcollectors.com/ , in lingua inglese, propone una straordinaria varietà di temi.

https://www.thetarotforum.com/ , in lingua inglese, dedicato anche alla cartomanzia, ma non solo.